After feeling completely prepared for my abroad experience I get off the airplane and I cannot even figure out where to go to retrieve my
Positive attitude?...
Thankfully -- check! The number one rule I made when I realized I was getting a little panicky: Getting lost is an adventure! It is another experience to add to the book and one that should be embraced and celebrated (while remaining safe of course!)
After asking several different people several times in broken Italian which stop we were at I finally managed to hop off at the one I needed. I was told the bus station would be close but after (with the help of a strong man who kindly volunteered to assist me) lugging my things down several flights of stairs to find the station, I was told I had to go upstairs and across the street—
Alas I was on my way to Siena. After this initial experience I no longer had any idea what to expect…
Fast forward three weeks and I’m on the same type of Sena bus (a bus that connects Siena to outside cities), no longer anxious with the excitement and nerves of heading someplace new but the relaxed eased feeling of heading home.
I spent a wonderful weekend in Padova and Venice, and experienced a marvelous feeling on the return bus at the end of my trip. I was homesick… for Siena. I missed the city’s familiar streets, the crisp cold of the air and my lovely host who already feels like family. I have travelled twice since arriving in Siena, a day trip to Florence, the city I originally desired to study in, and this past trip to Padova and Venice. Both were lovely and I very much enjoyed my travels and experiencing new places, but both also confirmed my love for the city I currently reside in. Familiarity is always yearned after time spent in a new place, but Siena has this wonderful spirit and community, a sense of security and familiarity with still much to explore and get lost in—it is a place where I don’t necessarily feel a part of the community but feel welcomed to explore it and dig into all of it’s dirty little secrets. It is a place I can return to and not know what street I’m on, but within seconds know that I am home. This is my current sentiment. It’s not something I could have originally checked off my packing list but an unexpected part of the experience that I kind of just fell in to. And I’m embracing it—La vita e’ bella!****************************************************************************************************************
- Una lista di posti da vedere consigliati dagli amici che hanno già studiato all’estero;
- Una valigia leggera contenente vestiti pratici e riportabili;
- Un manuale della grammatica italiano e un dizionario tascabile;
- Un diario;
- L’iscrizione a un’ONG internazionale per viaggiatori e ospiti
- Un alloggio in famiglia con una signora gentile e accogliente!
Benché mi sentissi completamente preparata per la mia esperienza all’estero, scendo dall’aereo e non so dove andare per recuperare il bagaglio, o a chi chiedere. Tutti vanno di fretta e non sembra che nessuno sia di qui. Più tardi, chiedo allo sportello informazioni dove posso trovare il treno, ma non lo trovo da nessuna parte. Dopo aver portato la valigia pesante dappertutto (forse ho esagerato un po’ quando ho detto prima che la valigia era “leggera”) finalmente trovo il treno. La maggior parte delle fermate non è ben indicata, i passeggeri mi danno degli sguardi brutti perché i miei bagagli occupano molti posti. Dopo aver preso il treno, devo prendere un autobus. Ma dov’è la fermata? E come si va alla stazione da là...?
Un atteggiamento positivo?
Fortunatamente, ho portato anche questo! La regola più importante che continuo a ripetermi quando mi lascio un po’ prendere dal panico: Perdersi è un’avventura! È un’altra esperienza da aggiungere a questo semestre, euna che devo accogliere e festeggiare (rimanendo sempre salva, ovviamente!)
Dopo aver chiesto diverse persone in un italiano stentato in quale stazione ci troviamo, finalmente scendo dove devo essere. Varie persone mi hanno detto che la stazione degli autobus si trova vicino ma dopo aver trascinato le mie cose giù per molte scale a trovare la stazione (con l’aiuto di un uomo forte che ha offerto gentilmente di aiutarmi), poi qualcuno mi dice che invece devo tornare su e attraversare la strada per arrivare alla stazione—non guasterebbe qualche segnale stradale in Italia! Con gratitudine, trovo l’autobus in tempo e va tutto bene, dopo un po’ di confusione con i biglietti.
Finalmente, stavo andando a Siena. Dopo questa prima esperienza, non avevo nessuna idea di cosa mi aspettasse…
Tre settimane dopo e sono sullo stesso tipo di autobus, la Sena (una compagnia che collega Siena con altre città italiane), non ansiosa più per l’emozione e la frustrazione di andare in un posto nuovo, ma invece con il sentimento rilassato di tornare a casa.
Ho avuto un weekend bellissimo a Padova e Venezia, e ho avuto un sentimento meraviglioso sull’autobus ritornando a Siena alla fine del mio viaggio. Provo nostalgia...per Siena. Mi mancano le strade familiari della città, la secchezza fredda
Ho viaggiato due volte da quando sono arrivata a Siena, un viaggio di un giorno a Firenze, la città dove ho voluto studiare originariamente, e questo viaggio a Padova e Venezia. Tutti e due i viaggi erano belli e mi sono divertita molto perché mi piace vedere i posti nuovi, ma tutti e due hanno confermato il mio amore per la città dove risiedo attualmente. Si cerca sempre un po’ di familiarità dopo aver passato del tempo in un posto nuovo, ma Siena ha uno spirito meraviglioso e una comunità forte, mi dà un senso di sicurezza e familiarità e qui c’è molto da vedere, molti posti dove perdersi anche - è un posto dove non mi sento necessariamente una parte della comunità, ma dove mi sento libera di esplorare e capire tutti i suoi segreti. È un posto dove posso ritornare, e senza sapere neanche in quale strada mi trovo, so che sono a casa. Questo è il mio sentimento attuale. Non è qualcosa che avrei potuto elencare nella lista bagaglio, ma è una parte inaspettata della esperienza che mi è capitata, e l’abbraccio– La vita è bella!
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